
Martedì 13 giugno, il secondo Women Supper Club dell’anno in Accademia Vergnano insieme a Carolina e alla scienziata Maria Rescigno è stato geniale! – così come lo è il nostro microbiota.
«Molti pazienti con malattie infiammatorie croniche dell’intestino, come la colite e la malattia di Crohn, o anche con sindrome metabolica o steatosi epatica non-alcolica, soffrono spesso di ansia e depressione. In modo del tutto speculare, pazienti con patologie del sistema nervoso, ad esempio malattie neurodegenerative, autismo e schizofrenia, soffrono spesso di disturbi intestinali. A partire da queste evidenze, è stato a lungo postulato che esistesse un asse di connessione tra l’intestino e il cervello. Questo canale di comunicazione, ampiamente dimostrato dalle recenti ricerche, è regolato finemente, e in più punti, dal microbiota. Le nostre mucose, infatti, sono abitate da una ricca popolazione microbica che svolge numerose funzioni (alcune ancora da scoprire!). Ad esempio, intervengono nei processi digestivi, elaborando e trasformando ciò che le nostre cellule non riescono a metabolizzare. Sono in grado di comunicare con il sistema immunitario e nervoso e collaborano in maniera sostanziale al nostro benessere», ha spiegato la professoressa Rescigno.

Scienziata di fama mondiale e professoressa ordinaria di Patologia generale all’Humanitas, dove è prorettrice vicaria con delega alla ricerca, Maria Rescigno è considerata uno dei massimi esperti internazionali di microbiota. Nel 2020 è uscito Microbiota, arma segreta del sistema immunitario. Nel suo ultimo libro, invece, Microbiota geniale, sempre edito da Vallardi, Rescigno ci insegna a modulare il microbiota a tavola – grazie, per esempio, a probiotici, postbiotici e cibi fermentati – per preservare e ricostruire una barriera intestinale sana, così da prevenire e curare le patologie della mente.








